Tiratura di Firenze

La tiratura di Firenze presenta delle caratteristiche generali di stampa molto variabili, con pressione che varia da moderata a forte. Quando la pressione è forte è spesso anche irregolare: in molti fogli si nota al retro una maggiore pressione della dicitura rispetto al fascio, oppure una forte pressione solo nella parte destra finale della scritta. E' difficile fornire una caratterizzazione univoca della stampa delle differenti provviste della tiratura fiorentina, per questo si rimanda al seguente paragrafo: “Ulteriori criteri di riconoscimento delle differenti provviste”. In genere, possiamo affermare che per effetto della forte pressione l'inchiostro deborda spesso dai contorni dei caratteri di stampa. Il tagliente è arrotondato e la punta ed il codolo della picca sono spesso poco evidenti, mentre la testa del fascio appare spesso squadrata.



Anche gli inchiostri variano notevolmente per qualità e fluidità passando da inchiostri lucidi e fluidi ad inchiostri più pastosi, quasi oleosi, ad inchiostri scarsi e magri, tipo quelli di Roma (soprattutto per il valore da 75 centesimi). Su alcuni fogli abbiamo notato un inchiostro color nero fumo, tale da sporcare molti valori con tracce d'inchiostro trascinate: in alcuni punti sono visibili anche le impronte digitali degli addetti alle operazioni tipografiche.


Ulteriori criteri di riconoscimento delle differenti provviste

I fogli del valore da 25 centesimi della tiratura di Firenze possono essere suddivisi in quattro differenti provviste come di seguito descritte:
- una prima provvista con soprastampa chiara e pulita, le lettere della dicitura sono regolari e nitide, la testa del fascio è appena squadrata. Gli inchiostri sono della corretta fluidità e coprenti. E' difficilmente distinguibile da quella di Verona in assenza di posizioni caratteristiche. Potrebbe essere una prima provvista ad inizio tiratura. Nella coppia di valori sotto illustrata (Firenze posizioni 23/24), al di là della posizione 23, tipicamente plattabile, poche sono le caratteristiche che ne permettono una sicura distinzione da alcune provviste veronesi;




- una seconda provvista con inchiostratura abbondante e debordante, con i caratteri delle scritte ben impressi, ma a volte leggermente “smangiati”, “tondeggianti” e appena disallineati fra loro, con “la battuta di pressione” già riscontrata e descritta nella tiratura di Roma, ma questa volta alla sinistra del corpo del fascio. Gli inchiostri sono meno fluidi. La testa del fascio è meno squadrata rispetto alla prima provvista: la forte pressione tende infatti a scacciare l’inchiostro e a renderla più tondeggiante.
Potremmo definire questa tipologia come “Firenze tipico”, anche per la maggior quantità di fogli osservati;




- una terza provvista, che possiede invece inchiostri magri e secchi: assomiglia leggermente alla tiratura romana (limitatamente alla tipologia degli inchiostri), senza particolari “battute di pressione”. Le lettere della dicitura sono più regolari, la testa del fascio tende ad assumere la classica forma squadrata. I nastri sono ben delineati, non smussati. Spesso si trovano fogli di questa provvista con soprastampa leggermente spostata in senso verticale;




- una quarta provvista caratterizzata sia dalla battuta a destra che da un inchiostro scurissimo tendente al fuligginoso. I caratteri della dicitura sono abbastanza confusi ed i particolari del fascio scompaiono.



Le caratteristiche delle provviste di fogli con il valore da 75 centesimi appaiono più simili alla prima ed alla terza provvista appena descritte.



 

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