Tiratura di Torino
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La pressione di stampa è normalmente bassissima o nulla.
Tutte le provviste presentano moltissime lettere corte, rotte o deformate, caratteristica tipica della tiratura di Torino, che permette agevolmente il ritrovamento delle molte varietà presenti.

La stampa è abbastanza nitida, senza sbavature. Il fascio ha la scure piccola e arrotondata, mancano spesso la punta ed il codolo (a volte sono molto arrotondati o smussati).

Tutta la dicitura presenta sempre le seguenti caratteristiche:
- la “U” ha una o tutte e due le aste verticali molto corte;
- la “P”, la “L” e la “I” sono spesso più corte del normale;
- le “A” hanno spesso uno o entrambi i tratti finali delle gambette mancanti;
- la “N” ha spesso le aste verticali corte.
Gli inchiostri variano da secchi a fluidi, a molto corposi e coprenti di color nero fumo. Una provvista di fogli presenta un’evanescenza della dicitura “Repubblica Sociale Italiana”, o di parte di essa, normalmente nell’ultima fila in basso (posizioni 91 - 100).


Si notano diverse provviste con caratteristiche leggermente differenti tra loro:
- una prima, che possiamo definire tiratura "sicuramente attribuibile a Torino”, presenta nella parte inferiore del tagliente della scure una parte più bianca, meno inchiostrata. Può ricadere sull'intera punta inferiore, facendola scomparire (tagliente smussato), o “correre parallelamente” al tagliente stesso. Le altre caratteristiche ricalcano invece quanto descritto in precedenza;



- una seconda provvista presenta sempre “puntinature o perlinature” sotto i nastri, che risultano più confusi, quasi “sdoppiati”; a volte, appare anche nella parte inferiore del tagliente e del fusto che appare anche più tozzo. La dicitura è abbastanza confusa, con i caratteri “puntinati” e a volte evanescenti;

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- una terza provvista di fogli presenta caratteristiche decisamente migliori, più simile alla tiratura di Verona, ma distinguibile da quest'ultima per la costante presenza delle lettere corte, rotte o deformate, tipiche di Torino, che ne permettono la quasi totale “plattabilità”. Forse questa provvista appartiene, in ordine cronologico, alle prime soprastampe effettuate.



Per le provviste di fogli con il valore da 75 centesimi esistono solo le ultime due tipologie di provviste, alle cui descrizione si rinvia.
Anche per Torino possiamo affermare con buona certezza che tutti i fogli doppi osservati (duecento valori) furono soprastampati con un'unica Tavola in due tempi successivi (differenti provviste) mediante il “doppio passaggio” in macchina.

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