Tiratura di Roma


La pressione è sempre forte e si evidenzia significativamente al verso. I segni della battuta appaiono spesso alla base delle lettere della scritta, soprattutto della dicitura “Sociale” (in particolare nella “L”, ma anche nelle altre lettere); spesso si forma un tipico bordino d’inchiostro, a volte così eccessivo da sembrare quasi una doppia impronta, frutto dell’espulsione dell’inchiostro per l'eccessiva pressione.



La soprastampa non presenta in genere palesi difetti macroscopici; poche anche le varietà che danno origine alle posizioni caratteristiche. In molte provviste le lettere, nei loro tratti verticali, appaiono leggermente più sottili (soprattutto le “I” e le “A”): ciò è causato dalla notevole pressione e dalla modalità di battuta della macchina che ha ispessito i tratti orizzontali dei caratteri di stampa.



Le lettere appaiono comunque irregolari con gli spigoli generalmente arrotondati. A volte, la stampa può apparire poco incisiva, leggermente sbiadita e poco leggibile, ciò anche a causa degli inchiostri.




Gli inchiostri, infatti, sono normalmente scarsi, opachi e grumosi, in genere secchi e poco coprenti, a volte quasi evanescenti. A forte ingrandimento essi presentano una colorazione non omogenea, povera d’inchiostro, con screpolature e separazione fra le zone di colore e le “parti bianche” del fondo non inchiostrato.

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I colori assumono tonalità che vanno dal rosaceo al rosso vermiglione fino al rosso carminio cupo, bruno, mattone.
Alla lampada di Wood, gli inchiostri risultano di tonalità rosacea non brillante, decisamente più chiari se paragonati alla tiratura di Verona.
In tutti i fogli del valore da cinquanta centesimi di Roma sono sempre presenti cinque varietà che danno origine a cinque posizioni caratteristiche rimarchevoli: questo ci porta ad affermare che la Tavola di stampa (cliché) utilizzata a Roma è unica. Per contro, la vastissima tiratura di Roma ha dato luogo a numerose differenti provviste, soprastampate in un arco temporale assai lungo, con caratteristiche di stampa e inchiostri differenti, che hanno dato origine a molti fogli con piccole varietà secondarie, ma tutte attribuibili sempre allo stesso cliché.


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