Tiratura di Torino


La pressione è normalmente leggerissima, quasi inesistente e non traspare al verso. Le caratteristiche di stampa sono normalmente abbastanza curate, i caratteri non sono esili, leggermente arrotondati e spesso le “A” hanno le gambette smussate o mancanti.



Non vi sono moltissime varietà che danno origine a posizioni caratteristiche ed anche per questo la tiratura di Torino non risulta spesso di facile individuazione; spesso può essere facilmente confusa con la più comune tiratura veronese.
La caratteristica principale della tiratura torinese è data dall'acquosità degli inchiostri, che sono ben poco coprenti e spesso evanescenti. L'inchiostro è molto trasparente con cromie che vanno dal rosato all'aranciato, dal rosso vermiglio al rosso, mai intenso. L'inchiostrazione, in alcune provviste, si espande dando vita a caratteri leggermente piu' ingrossati.




E’ nota, come già accennato, una prima tiratura con soprastampa “a rilievo” contenente biacca. E' particolarmente rara e presenta spesso la tipica “perlinatura” caratteristica degli altri valori della tiratura torinese, presente solo in ridotte provviste del valore da 50 centesimi non "biaccato".
Per fornire ulteriori elementi distintivi possiamo descrivere tre tipologie, attribuibili sicuramente a differenti provviste, notate nei numerosi fogli esaminati: nella prima, i caratteri di stampa sono sempre ben delineati, seppur leggermente arrotondati. L’inchiostro non è abbondante e non “sbava” al di fuori del contorno delle lettere, che mostrano un leggero bordino di contorno. L’inchiostro è acquoso, normalmente color rosso arancio e alla lampada di Wood risponde in modo chiaro e poco brillante. Assomiglia vagamente alla tiratura di Verona.




La seconda provvista è caratterizzata da inchiostro quasi evanescente. I caratteri della dicitura sono meno delineati e sono spesso incompleti, a volte quasi illeggibili.



Spesso i fogli di questa provvista presentano la varietà nella seconda fila orizzontale (valori 11-20) delle parole “Sociale” e “Italiana” che sono evanescenti.



L'inchiostro è di colore meno aranciato. A volte si nota il bordino di colore che contorna i caratteri della scritta. La risposta alla lampada di Wood è chiara e leggermente brillante. La terza provvista è sempre caratterizzata da inchiostri acquosi che rendono poco leggibile la soprastampa, ma con colori più tendenti al rosso.



E' più visibile il bordino di contorno delle lettere che in molti casi tende a presentare principi di piccolissime “perlinature”, soprattutto nella parte alta dei caratteri. A volte, le lettere appaiono vuote all'interno, quasi in albino, dove lo sfondo è più scuro. Alla lampada di Wood la rispondenza è sempre chiara, ma minore rispetto alle altre provviste.
Anche per la tiratura di Torino possiamo affermare con buona certezza che tutti i fogli doppi osservati (duecento valori) furono soprastampati con un'unica Tavola in due tempi successivi (differenti provviste) mediante il “doppio passaggio” in macchina.


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