Tiratura di Verona


Le tavole di stampa (cliché) sono due: Verona I e Verona II; la prima ha la posizione caratteristica 27 (macchia a forma d'accento sopra la E di Sociale) e la 35 (asta verticale della P di Repubblica più corta che termina a cuneo).



La seconda ha le posizioni 75 (T ed A di Italiana con falle nel corpo delle lettere) e 93 (I di Sociale con falla in basso assomigliante ad un punto esclamativo).




La pressione di stampa è leggera e ben regolata, per cui normalmente non appaiono segni di battuta.
La stampa risulta pulita, curata e ben realizzata: l’inchiostro fluido forma un velo coprente uniforme ed un bordino che contorna tutti i caratteri della soprastampa stessa, accentuandone la nitidezza.



Alcune provviste mostrano delle “bollosità” caratteristiche (mancanza d’inchiostro di forma circolare nel corpo di alcune lettere della dicitura), distintive della tiratura.




Gli inchiostri di questi valori, sia opachi che lucidi, quasi sempre di ottima qualità, sono uniformi e normalmente trasparenti. Sono presenti molti colori: dall’arancio al vermiglio, al rosso in tutte le sue tonalità, per arrivare fino a toni color rosso bruno.




Alcuni valori mostrano un inchiostro molto denso e coprente, dello stesso tipo usato a Firenze per il valore da 50 centesimi carminio lillaceo. Tali soprastampe, con cromie di tonalità color arancio, rosso e carminio lillaceo, ottenute probabilmente aggiungendo alla mescola delle “biacche” (bianco coprente), danno un particolare risalto alla soprastampa stessa con un effetto di “rilievo” rispetto al fondo del francobollo.



Questa tecnica, provata probabilmente su pochissime provviste e solo nelle tirature iniziali, non fu comunque un episodio isolato. Anche nelle altre tirature, ad eccezione di quella genovese, sono infatti riscontrabili alcuni valori con soprastampa “biaccata”. Questi limitati valori, normalmente isolati ed allo stato di usati (non sono mai stati ritrovati fogli interi o blocchi), sono poco comuni per la tiratura di Verona, decisamente rari per le altre tirature ad esclusione di quella di Firenze.
Alla lampada di Wood i rossi di Verona appaiono abbastanza scuri, di un bel colore rosso bruno, quasi violaceo. Essendo però la gamma dei colori abbondante, come già detto, anche la risposta alla lampada di Wood non è sempre costante: normalmente i toni sono scuri e non brillanti, a volte alcuni valori danno risposte più chiare con toni brillanti (normalmente i colori aranciati), altre volte vi sono risposte ancora differenti.
Poiché le numerose provviste derivanti dalle due diverse tavole (cliché) hanno alcune caratteristiche peculiari che le differenziano, le descriveremo, dopo aver già delineato i tratti comuni, dividendole per tavola d'appartenenza.

Tavola I

La stampa appare normalmente molto ben riuscita e leggibile, le lettere sono più esili rispetto alla Tavola II. Il sottilissimo “bordino” che contorna i caratteri della soprastampa è quasi sempre ben visibile.



Le lettere tendono, soprattutto nella parte alta, ad essere tondeggianti, senza spigoli vivi; spesso i caratteri verticali assumono un effetto detto “cerino”: si allargano nelle estremità come avviene nella testa di un cerino.




La caratteristica delle “bollosità” è decisamente meno presente rispetto alla Tavola II.
Gli inchiostri sono quasi sempre vivi e brillanti, spesso nelle tonalità del rosso carminio.
Le varietà che danno origine alle posizioni caratteristiche sono meno numerose rispetto all'altra Tavola.


Tavola II

I caratteri della dicitura della Tavola II tendono ad essere più larghi e spessi (assomigliano vagamente ai caratteri della tiratura di Milano, che sono molto più larghi e tondeggianti ).



A volte, la soprastampa sembra leggermente meno nitida e l’inchiostro, sempre fluido, si spande e sporca spesso il foglio. In alcune provviste sono presenti puntini e macchioline ripetitivi nelle stesse posizioni e come tali non occasionali che, pur non dando origine a posizioni caratteristiche, risultano essere elementi distintivi della tiratura effettuata con la seconda tavola.
E' molto diffusa la caratteristica “bollosità” che dà origine a molte varietà che costituiscono posizione caratteristica.




L'inchiostro assume spesso tinte color vermiglio e la risposta alla lampada di Wood, pur nelle differenti tonalità, è leggermente meno scura e più brillante.
Nei doppi fogli da duecento esemplari si trovano spesso le due Tavole accoppiate seppur posizionate indifferentemente a destra o a sinistra.


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