Tiratura di Roma


La pressione è sempre forte o fortissima. La battuta è sempre evidente sul bordo destro del fusto e del tagliente della scure, dove si crea una tipica riga dovuta all'accumulo d'inchiostro. Spesso il fenomeno si evidenzia anche sotto i nastri.


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L'aspetto della soprastampa è nel complesso abbastanza scadente, con esclusione delle prime provviste che appaiano di migliore qualità. La dicitura a volte sembra confusa. La lettera “A” di “Repubblica” presenta spesso la gambetta destra corta o rotta.



Il fascio, a volte tozzo, mostra spesso la base piatta e i nastri corti o incompleti. Nelle differenti provviste, a causa del degrado della stampa e per il continuo lavoro della macchina di stampa, appaiono i seguenti elementi caratteristici della tiratura romana:
- segni d'inchiostro, tipo doppia impressione, sotto alcune lettere (specie le “A”);
- segni d'inchiostro sotto i nastri, dovuti anche alla forte pressione;
- segni d'inchiostro in alto tra la punta della picca ed il codolo della scure.




L'inchiostro è normalmente scarso, magro, poco coprente e granuloso; appare di cattiva qualità e mal distribuito, alternando pigmenti di colore a zone bianche; a volte, le lettere sono prive di colore nel loro interno.



La cromia di colori varia dal rosso rosaceo al rosso opaco, al carminio, al rosso bruno per finire al rosso violaceo e al vinaccia.
Alla lampada di Wood il colore è chiaro, a volte opaco, a volte brillante.
In alcune provviste, probabilmente appartenenti alle prime stampe, l’inchiostro appare molto più compatto e di migliore qualità. Forse, anche per una diversa regolazione della macchina di stampa, la pressione risulta meno evidente, anche se è sempre presente.



Nelle provviste di fogli del valore da 2,50 lire permangono tutte le caratteristiche generali già descritte. La pressione è però meno forte. L'inchiostro nero presenta colorazioni che vanno dal nero intenso lucido a quello opaco, fino al grigio.





Posizione 47

In alcuni fogli di questa tiratura appare la posizione caratteristica 47 (bastone e parte bassa del fascio mancanti), la cui genesi non appare completamente chiara ancora oggi. E' infatti molto difficile poter affermare con certezza se questa varietà, presente su una ridotta provvista di fogli del valore da 2,50 lire, ancor più ridotta e rara sui fogli da 1,25 lire, sia dovuta a rottura della tavola di stampa o piuttosto ad una deformazione della stessa, tale da non “prendere” inchiostro o comunque da permettere una soprastampa solo parziale, mancante della parte bassa del fascio. Sicuramente non si possono ipotizzare due differenti tavole di stampa, di cui una sola con la varietà 47, in quanto tutte le altre posizioni caratteristiche di questa soprastampa sono sempre presenti, indipendentemente dalla posizione 47.
Uno studio approfondito della varietà 47 ne mette in risalto la sua particolare evoluzione nelle varie provviste di fogli, distinguibile in tre fasi:
- bastone ancora intatto, ma nastro destro rasato nella sua parte inferiore;




- area di debole inchiostrazione, sempre più vasta, nella zona che in seguito verrà a mancare,




- area priva d'inchiostrazione, tale da apparire come rottura della parte bassa del fascio e progressiva riduzione della parte rasata del nastro destro.




Lo studio approfondito dei doppi fogli evidenzia una particolarità nota a pochi che potrebbe mettere in discussione l'affermazione precedentemente fatta sull'esistenza di una sola tavola di stampa (clichè). La posizione 47 nei doppi fogli, laddove ancora non si è manifestata la rottura della parte bassa del fascio, si presenta in maniera diversa. In altre parole, esclusa la limitata provvista di fogli con la varietà 47 presente, tutte le altre provviste di fogli presentano la posizione caratteristica 47 “pre-rottura” notevolmente diversa fra due differenti tipologie, come di seguito presentato in figura.


   


I due francobolli riprodotti provengono dallo stesso foglio doppio e sono entrambi posizione caratteristica 47. Il primo presenta il nastro destro intatto e la base del fascio tipica delle provviste di fogli in cui tale base rimane sempre intatta. Il secondo presenta il nastro destro già rasato e la base del fascio ancora intatta, ma molto differente dalla tipologia del primo francobollo; solo alcuni fogli con questa seconda tipologia di base del fascio presentano nelle successive provviste anche la fase di rottura.
A questo punto, ammettendo una sola tavola di stampa, solo un'ipotesi di intervento sulla tavola stessa (clichè) può spiegare la differenza tra le due parti basse del fascio. La tavola di stampa nasce con la posizione caratteristica 47 rappresentata nella seconda figura, avviene gradualmente la rottura, che viene in seguito “riparata” dando origine ad una “nuova” posizione caratteristica 47 senza rottura, ma con la base e forse tutto il fascio rifatto o comunque differente, come nella prima figura. Tale intervento, seppur giudicato come poco probabile o impossibile da parte di alcuni esperti del settore, può essere avvenuto anche in una fase molto iniziale, quando il tipografo, accortosi della mancanza d'impressione della parte bassa del fascio, ha deciso di intervenire “ritoccando” il clichè stesso.
L'ipotesi presentata, pur non avendo la velleità di essere la verità assoluta, può essere verosimile; d'altro canto, ipotizzare due differenti tavole di stampa non è corretto in quanto tutte le altre posizioni caratteristiche tipiche degli espressi della tiratura di Roma sono sempre presenti: laddove vi sono due differenti tavole di stampa, le posizioni caratteristiche fra le due tavole sono pressochè tutte differenti, se si eccettuano alcune posizioni primarie.

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