Tiratura di Torino


La pressione di stampa è molto bassa e ben regolata.
Per il valore da 1,25 lire esistono due provviste di fogli con caratteristiche di stampa ben distinte: la prima (che potremmo definire tipica e più facilmente riconoscibile) si evidenzia per una inchiostrazione abbondante che provoca caratteristiche “perline” di colore nei contorni del fascio e delle scritte, che divengono confuse e poco leggibili. Alla lampada di Wood il colore è abbastanza brillante e decisamente scuro. L’aspetto generale lo rende comunque inconfondibile.


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Il colore rosso varia dai toni rosacei a quelli aranciati. Si conosce una provvista, assai rara, in colore lilla cremoso, abbastanza simile al color lilla della tiratura fiorentina, da cui si distingue proprio per l’aspetto generale dato dalla “perlinatura”.
Sono frequenti i fogli con decalco da trasudo e da appoggio.



Una seconda provvista di fogli risulta molto più convenzionale e difficile da riconoscere: manca la caratteristica “perlinatura” sopra descritta; il fascio e le scritte sono ben delineate. In particolare, i caratteri della dicitura sono ben inchiostrati, tanto da farli sembrare più spessi o grossi rispetto alle altre tirature. L’inchiostro è particolarmente fluido, tipo quelli di Verona, a volte acquoso e tende al color rosso aranciato. La rispondenza alla lampada di Wood è più opaca e meno scura rispetto alla tipologia precedentemente descritta.
Tutti i valori con soprastampa capovolta, da noi osservati, fanno parte di questa seconda provvista.



Sono meno frequenti i segni di decalco.
Esistono alcuni valori con inchiostro contenente biacca, rarissimi, che appartengono a questa seconda provvista.



Del valore da 2,50 lire sembra esistere solo la seconda provvista, quella senza perlinatura. Sono rari gli esemplari con soprastampa diritta, così come quelli con soprastampa capovolta.
Dal foglio completo di cinquanta valori esaminato e dai pochi esemplari sciolti, si possono trarre le seguenti caratteristiche: l’inchiostro è color nero fumo, anche se meno intenso rispetto a quello della tiratura di Firenze, ma non è sempre uniformemente compatto: sono spesso presenti alcune falle bianche e delle screpolature. Le soprastampe capovolte si discostano abbastanza per colore d'inchiostro da quanto descritto: l'inchiostro è più chiaro e meno uniformemente distribuito e lascia trasparire alcune vistose “screpolature” sul fascio.
Fortunatamente, nei fogli, sono presenti molte varietà che rendono quasi tutti plattabili gli esemplari della tiratura di Torino.





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